Neve

di Maxence Fermine

pubblicato nel 1999 per Bompiani Editore

Per il Complexity Literacy Meeting Nazionale 2022, Andrea Mattioli – HR manager – presenta come Lettore il Libro:

Chi è l'Autore:

Maxence Fermine è nato ad Albertville, ha trascorso parte della sua infanzia a Grenoble e attualmente vive in Alta Savoia. Molti suoi libri sono stati tradotti in italiano.

Breve descrizione dei contenuti del Libro (dalla bandella laterale):

Il libro narra la storia di un giovane giapponese che di lavoro vuole fare il poeta; vive nella parte a nord del Giappone dove le montagne sono vicine.

Il padre è ostile a questa idea del figlio e cerca in maniera “educata” di dissolverla.

L’amore, l’arte, i colori, la pittura, il bianco e la scrittura accompagnano il personaggio nelle sue storie, a volte immaginarie, che lo riconducono alla purezza della neve e con lei lo richiamano all’amore per le parti salienti della vita e per una donna candida, come la neve.

La ricerca dell’amore eterno si sposa con la cultura giapponese della ricerca della perfezione e del candore che spesso trova nel paradosso delle procedure e dei processi la morte anticipata della vita. La poesia all’epoca dei Samurai è come la poesia durante la campagna politica italiana, sembra non poter vivere.

Perché Andrea Mattioli consiglia questo libro:

“Consiglio questo libro perché è corto, perché è giapponese nell’essenza e perché è candido.
La neve è un elemento che rappresenta a mio avviso una parte di complessità. È in quello stadio dove in pochi istanti si può trasformare in ghiaccio o acqua, in base a dove si poggia cambia forma, attutisce i rumori ma non li cancella, ammorbidisce le forme ma non in eterno, consente di giocare ma anche di mettersi in pericolo, può far diventare una spiaggia un luogo magico o una montagna irraggiungibile. La prima volta che si vede la neve solitamente si sta fuori più del previsto; la prima volta che ci si innamora di solito si sta fuori più del previsto.

La neve ha spesso il significato di pace, di candore, di purezza. Nelle città diventa presto sporcizia, scomodità, fastidio.
I bambini la amano, gli adulti meno.
Gli sciatori la cavalcano, i proprietari dei rifugi la ammucchiano.
La cosa che mi piace pensare è che quando tieni ad una cosa o ad una persona la dovresti mettere “all’ombra, come la neve”.

Questo libro va letto perché contiene questa frase:
“Sii una donna. Perché l’amore è l’arte più difficile. E scrivere, danzare, comporre, dipingere, sono la stessa cosa che amare” che forse sono buona parte dell’essenza della complessità.”

Scarica la scheda del libro “Neve”:

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La foto di copertina è di Evgeni Tcherkasski da Pixabay

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