Le vie della complessità
di Giuseppe Fumarco
Per il Complexity Literacy Meeting Nazionale 2017, Marco Bevilacqua presenta come Lettore il Libro:
Le vie della complessità
pubblicato nel 2017 per Paolo Caramella Editrice
CHI E’ L’AUTORE: GIUSEPPE FUMARCO
Giuseppe Fumarco, sociologo, è stato docente di diritto ed economia nelle scuole superiori, formatore di adulti in vari enti e ricercatore presso IRRE. Ha scritto un volume di storia del pensiero economico su J.A. Schumpeter e due studi sull’autonomia scolastica e sulla professione docente. Più recentemente si è occupato del pensiero della complessità effettuando interventi e seminari di analisi della vasta opera di Edgar Morin al quale ha anche dedicato il suo precedente volume: “ Complexus. Leggere il presente sulle orme di Edgar Morin”.
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Breve descrizione dei contenuti del Libro:
Il termine “complessità”, ormai comunemente utilizzato in ambiti diversi, ha assunto un valore semantico di interesse della ricerca scientifica e dell’indagine filosofica dei nostri tempi. L’Autore si misura con la ricostruzione dei percorsi attraverso i quali iniziare a comprendere la “questione della complessità” alla quale hanno tentato di dare una risposta sia ricercatori del nord e del sud America che autorevolissimi esponenti della filosofia e della scienza in Europa. E’ attraverso il modo di procedere di questa efficace e sintetica rielaborazione che il lettore intenderà anche il senso del titolo ‘plurale’ scelto per il volume: “Le vie della complessità”.
L’Autore non si limita a ricostruire il percorso della ricerca sulla “complessità” di questo secondo dopoguerra (anche perché già fatto da molti altri); l’inizio del suo percorso si colloca tra le fine ‘800 e l’inizio del ‘900 e spazia dall’ecologia alla fisica ‘micro’ e ‘macro’, dalla teoria sistemica alla biologia genetica.
Fumarco, senza logica di contrapposizione, evidenzia la differenza di approccio tra lo stile pragmatico della scienza e della ricerca americana e quello, mediamente più filosofico, del campo europeo. Infatti, sebbene il termine complessità sia stato ‘ufficializzato’ nel ’78 per la prima volta negli U.S.A. sulla rivista “Scientific American”, i contributi più trasversali a questa tematica sono venuti da molti importanti autori europei che hanno saputo collocarsi nell’intersezione tra scienza e filosofia. Tra questi, un rilievo del tutto particolare non poteva non essere dedicato a Edgar Morin, uno dei più grandi pensatori tuttora viventi e da qualcuno definito, non a caso, “il filosofo della complessità”. A lui l’Autore dedica la seconda parte di questo lavoro.
Ecco perché Marco Bevilacqua consiglia questo libro:
Come descritto in quarta di copertina, “le Vie della Complessità” sta emergendo come trend incisivamente connotativo dell’Età contemporanea.
Il testo risulta esser un prezioso e ben riuscito “bignami delle complessità”. Difatti, con pennellate essenziali ma complete, l’autore ha dipinto un bel ritratto sinottico dell’argomento. Uso in proposito la metafora del dipinto poiché l’autore ha anche ideato l’artistica copertina del libro.
Il testo risulta essere anche un tassello saliente che si aggiunge alla bibliografia che a partire dall’enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco rafforza la mia idea della necessità di una “diffusione non banalizzante” del pensiero della complessità; per spiegarmi meglio: dobbiamo entrare in un’epoca di complessificazione del pensiero che includa un’educazione alla comprensione del pensiero della complessità (come d’altra parte invocato dallo stesso Morin).
Per spiegarmi meglio, utilizzando una metafora, si potrebbe anche usare il termine “volgarizzazione” che richiama il passaggio dal latino all’italiano cosiddetto “volgare”. Come è il caso della divulgazione della “Divina Commedia” commissionata dal podestà di Firenze al Boccaccio al fine che, dal fabbro al pizzicagnolo, dal calzolaio al fornaio, fosse dato a tutti di conoscere la meraviglia dantesca.
A conclusione di questa breve riflessione – utilizzando termini ‘marinareschi’ – si potrebbe quasi dire che, nella saggistica sulla complessità, si sta passando dalle imponenti e impegnative navi da crociera alle corvette più leggere e veloci di più larga diffusione. Infine cito, per esemplificare, i testi di: Mauro Magatti ”Cambio di Paradigma”; “Al passo con il Futuro. Come sopravvivere all’imprevedibile accelerazione del futuro” scritto dal direttore del MIT Joi Ito con Jeff Howe (che presenterò al Literacy Meeting); “Homo Deus. Breve storia del futuro” di Yuval Noah Harari; e, per finire, “La quarta rivoluzione”, di Luciano Floridi, ossia come l’infosfera sta trasformando il mondo.
Una conoscenza più diffusa del pensiero della complessità ci traghetterà, come un novello “Caronte”, dalle secche dei neopopulismi al rinascimento del nuovo umanesimo del III millennio.
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