FORMARE ALLE DIFFERENZE NELLA COMPLESSITÀ. GENERI E ALTERITÀ NEI CONTESTI MULTICULTURALI
di M. Da Cortà Fumei, B. Poggio, M. Piazza, A. F. De Toni, L. Comello, E. Crisafulli, A. Cacciani, A. Cafiero, L. Barausse
Per l’edizione speciale del Complexity Literacy Meeting dedicato a Politica & Economia, Margherita Da Cortà Fumei – Formatrice di Formatori con indirizzo psico-sociologico – presenta come Autrice e Curatrice il Libro:
Formare alle differenze nella complessità. Generi e alterità nei contesti multiculturali
pubblicato nel 2009 per Franco Angeli
CHI E’ L’AUTRICE/CURATRICE:
Margherita Da Cortà Fumei, laureata in Filosofia, specializzata come Formatrice di Formatori con indirizzo psico-sociologico, progetta e conduce attività di formazione e consulenza per numerosi committenti pubblici e privati. Professore a contratto presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia dal 1999 al 2006, nella SSIS, ha svolto in questa Università dal 2004 ad oggi docenze in Master di primo e secondo livello e in Corsi di Alta Formazione. Come libera professionista, svolge attività di docenza, formazione e consulenza presso Aziende, Università, AUSSL, Società, di numerose città italiane. E’ Presidente di AIF, Associazione Italiana Formatori, Veneto, dal 2016.
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Breve descrizione dei contenuti del Libro (dalla bandella laterale):
Questo testo restituisce un percorso di riflessione collettiva che ha coinvolto, nel corso di un biennio, un centinaio di formatrici e formatori AIF. Il processo fu messo in moto, a Venezia, dal gruppo di lavoro “Formazione e Differenze” che si era proposto di approfondire tra formatori e formatrici i temi delle differenze e dell’alterità nella società complessa, multiculturale, globale. Complessità, globalizzazione, flussi migratori, multiculturalità, nuovi modelli di organizzazione del lavoro e delle relazioni familiari e sociali, infatti, pongono il tema delle differenze al centro della riflessione e chiedono alla formazione di attrezzarsi, di rinnovare paradigmi e chiavi di lettura, di dotarsi di saperi, metodi, pratiche adeguati. Le differenze, il rapporto con l’alterità e la cultura della complessità (De Toni e Comello) vengono proposti come chiavi di lettura e di azione nei contesti aziendali e sociali. La formazione può contribuire ad attrezzare le persone al cambiamento, sia incrementando le loro competenze emotive personali e sociali, sia promuovendo, con metodi e tecniche adeguati, processi di auto-consapevolezza e di meta-riflessione i quali consentono alle persone di decentrarsi per entrare in relazione con l’alterità e le differenze (Da Cortà Fumei).Viene proposta l’ipotesi che riconoscere le differenze tra generi possa rappresentare una palestra cognitiva ed emotiva capace di allenare le persone a concepire e a legittimare le differenze in generale e quindi ad aprire una dialettica costruttiva e pacifica con l’alterità.
Ecco secondo Margherita Da Cortà Fumei le possibili declinazioni in ambito sistemico e complesso che scaturiscono dalla lettura del libro:
Secondo The global gender gap report del World Economic Forum (www.weforum.org), uno studio annuale sulle disparità di genere nel mondo in base a quattro criteri : salute, formazione, lavoro, partecipazione nel sistema politico, l’Italia nel 2017 si colloca all’ 82 esimo posto su 144 paesi del mondo. La Francia si trova all’ 11esimo, la Germania al 12esimo, la Gran Bretagna al 15esimo.
In Italia c’è un problema oggettivo di disparità di genere all’interno di una persistente concezione patriarcale delle relazioni nelle organizzazioni e nella realtà sociale e personale. Riflettere e lavorare su questi temi sembra essere strategico.
Concepire la propria identità come strutturalmente relazionale, dinamica, in costruzione; riconoscere le differenze, aprirsi all’alterità, sembrano essere processi propedeutici al vivere nella complessità. Il riconoscimento di soggetti differenti con pari dignità, diritti e responsabilità scardina la generalizzazione impropria di un unico soggetto presunto universale neutro, in realtà sessuato e maschile.
L’incontro con l’“alterità” e le differenze consente di lasciare un universo monoculturale per approdare ad un universo pluri-culturale e multiverso ( Sclavi, 2000).
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Per approfondimenti:
Leggi l’articolo di Margherita Da Cortà Fumei su “Reflective Management”