Dispositivo
da Foucault al Gadget
di Fulvio Carmagnola
pubblicato nel 2015 per Mimesis
Per il Complexity Literacy Meeting Nazionale 2016, Paolo Zanenga – consulente e fondatore di TWG Consulting – ha scelto di presentare come Libro Consigliato:
Chi è l'Autore:
Fulvio Carmagnola insegna Estetica al Dipartimento di Scienze Umane per la
Formazione “Riccardo Massa” dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.
E’ stato anche docente presso la Facoltà di Disegno Industriale del Politecnico
di Milano e presso la Domus Academy e si è occupato di ricerca e consulenza
nel campo degli scenari e delle tendenze di gusto e di costume nelle società
industriali avanzate. Attualmente coordina Orbis Tertius (OT) un gruppo di
ricerca sull’immaginario contemporaneo presso l’Università degli studi di
Milano- Bicocca. (da Università Milano Bicocca)
Breve descrizione dei contenuti del Libro (dalla bandella laterale):
L’uso della nozione di dispositivo nel corso degli ultimi decenni ha rivelato una singolare fecondità. A partire dall’opera di Michel Foucault, la sua densità ha reso possibili molteplici declinazioni che il presente lavoro ripercorre: da Gilles Deleuze a Jean-François Lyotard a Giorgio Agamben. Essa risuona in altre riflessioni filosofiche ma la sua influenza si estende a campi disciplinari diversi, come la ricerca pedagogica e antropologica. Si tratta dunque di una parola chiave non solo per comprendere l’opera del pensatore francese, ma anche per interpretare alcune significative derive del sapere contemporaneo. È possibile però anche un uso ulteriore, una specifica declinazione estetica. Che cosa può significare la presenza di un dispositivo estetico nella vita contemporanea? In questa chiave, la parola può essere accostata a un altro termine, che ha una presenza incisiva nel pensiero di Jacques Lacan: il gadget. Forse proprio attraverso il gadget si mostra oggi nel modo più vistoso l’efficacia del dispositivo estetico nell’immaginario contemporaneo.
Ecco perché Paolo Zanenga consiglia la lettura di questo libro:
“Consiglio il libro perché lo considero capace di innescare dialoghi importanti. C’è una sproporzione tra la dimensione del libro (solo 70 pagine) e il peso dell’argomento, che credo sia centrale lungo tutta la storia del pensiero, non solo degli ultimi 30 anni. E tuttavia i filosofi francesi della fine del 900 meritano una rilettura attenta, perché oggi possiamo capire il loro messaggio meglio di allora.
Quindi lo considero un libro che offre un incipit, un invito a continuarlo, magari collettivamente. E credo che ne valga la pena, perché siamo in una fase di “cambiamento del dispositivo”, ma non c’è consapevolezza diffusa né del cambiamento, né tantomeno del dispositivo e della nostra “internalità” rispetto ad esso. L’autore ragiona dal punto di vista estetico, ma si potrebbe ragionare anche dal punto di vista epistemico, etico, storico, politico, antropologico, ecc. Il rapporto delle culture col proprio dispositivo le caratterizza sotto tutti questi punti di vista. E il pensiero sulla complessità è impregnato di questo problema, di che cosa sia il dispositivo, come si formi, come ne diventiamo consapevoli, e come – difficilmente – ce ne liberiamo.”
Scarica la scheda del libro “Dispositivo – da Foucault al Gadget”di Fulvio Carmagnola:
Per approfondimenti:
Leggi su WIKIPEDIA: “DISPOSITIVO (FILOSOFIA)” – clicca qui!
Leggi “AGAMBEN: CHE COS’E’ UN DISPOSITIVO?” – clicca qui!
Guarda il video “PHILOSOPHY – Michel Foucault”:
per informazioni:
complex.institute@gmail.com
Cell. +39-327-3523432
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