Cairo Calling
L’underground in Egitto prima e dopo la rivoluzione
di Claudia Galal
pubblicato nel 2016 con Agenzia X
Per il Complexity Literacy Meeting 2016 di Udine, Claudia Galal – giornalista musicale, appassionata di arte contemporanea, subculture giovanili e semiotica – presenta come Autrice il Libro:
Chi è l'Autrice:
Claudia Galal, metà italiana e metà egiziana, nasce a Urbino nel 1981 e cresce nel posto più tranquillo del mondo, l’entroterra marchigiano. Nel 2000 si trasferisce a Bologna, dove si laurea in Scienze della Comunicazione con una tesi socio-semiotica sulla street art come risposta all’invasione del brand. Alla fine del percorso di studi si sposta a Milano e comincia a lavorare nel campo dell’editoria e della comunicazione. Giornalista musicale, appassionata di arte contemporanea, subculture giovanili e semiotica, scrive per diverse testate cartacee e online, specializzandosi nel vasto campo della contaminazione culturale a tutti i livelli. Nel 2009 pubblica il libro Street Art (Auditorium), nel 2011 cura l’edizione italiana di The New Rockstar Philosophy (NdA Press, Premio MEI come miglior libro indipendente) e nel 2015 fa parte del gruppo di ricercatori che realizza la guida ReSearch/Milano (Agenzia X), occupandosi in particolare della sezione MetiX. Nel 2016 esce Cairo Calling. L’underground in Egitto prima e dopo la rivoluzione (Agenzia X). (da: La Balena Bianca)
Breve descrizione dei contenuti del Libro (dalla bandella laterale):
Il Cairo chiama ancora, ci chiama da lontano, dalla sua civiltà millenaria, dalla posizione strategica, nel settore più delicato della scacchiera geopolitica del conflitto mondiale. Il Cairo ci chiama perché è una megalopoli dove si concentrano le contraddizioni e le diseguaglianze più atroci del nostro presente, ci chiamano le sue sterminate periferie, dove vive un popolo orgoglioso tenuto nell’ignoranza da troppo tempo. Ci chiama il suo tentativo di sollevarsi e dopo tre anni di regime paranoico ci chiede attenzione e solidarietà.
Questo libro, scritto da una donna italiana con padre egiziano, ripercorre cinque anni trascorsi dalla rivolta del gennaio 2011, gli istanti di speranza o di ansia tra una telefonata, un aggancio a skype, un messaggio, le voci dei parenti, dei tanti amici writer e musicisti che le spiegano la situazione, poi due viaggi in Egitto con il registratore in mano a esplorare l’underground. Un memoir affettivo nel quale s’intrecciano fatti di cronaca, vicende personali, luoghi, incontri, immaginari e riflessioni.
Qui si sente il respiro del Nilo, il vento che soffia su piazza Tahrir e per le vie affollate di Downtown, su e giù per i viali di Zamalek e per i quartieri più popolari, ma soprattutto si ascoltano le voci di una scena controculturale in fermento che tenta ancora oggi di organizzare battaglie in nome della libertà d’espressione e per la parità dei diritti.
Ecco perché Claudia Galal consiglia la lettura di questo libro:
“Questo libro può avere diverse dimensioni di lettura – memoir affettivo, inchiesta giornalistica, ricerca socio-antropologica, report di viaggio, saggio su arte e cultura underground – perciò può aprire momenti di confronto con vari ambiti dell’esplorazione intellettuale, in direzione di una fruizione più leggera e immediata o, viceversa, di un dibattito più approfondito con le scienze sociali e la critica artistica.”
Scarica la scheda del libro “Cairo Calling.
L’underground in Egitto prima e dopo la rivoluzione”:
Per approfondimenti:
>> Guarda il video di presentazione del libro:
per informazioni:
complex.institute@gmail.com
Cell. +39-327-3523432
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