Artisti della fame
Storie di viventi alle prese con il cibo
di Roberto Masiero
pubblicato nel 2018 per DeriveApprodi
Per il Complexity Literacy Meeting Nazionale 2018, Roberto Masiero – professore ordinario di Storia dell’architettura allo IUAV a Venezia – presenta come Autore il Libro:
CHI E’ L’AUTORE:
Roberto Masiero ama la vita e ascoltare le storie degli altri. Casualmente, è anche professore ordinario di Storia dell’architettura allo IUAV a Venezia. Ha pubblicato molti libri scientifici (così si usa dire) in varie lingue. Quelli che vuole ricordare sono: Estetica e architettura (Mulino 1999); Dalla Smart city alla smart land (Marsilio 2014); Paesaggio, paesaggi. Vedere le cose (Libria 2015); con Aldo Bonomi, La società circolare, fordismo, capitalismo molecolare, sharing economy (DeriveApprodi 2016). Ha curato molte mostre. È sostanzialmente indisciplinato. (per saperne di più...)
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Breve descrizione dei contenuti del Libro (dalla bandella laterale):
Cosa e come mangiava l’australopiteco Lucy circa tre milioni di anni fa? Perché Kafka ha scritto un racconto dal titolo Un artista della fame? Cosa ha mosso un digiunatore quale Rabelais a scrivere Gargantua e Pantagruel e un poeta come Holderlin a intitolare una poesia Pane e vino? Quante volte abbiamo sentito la frase: l’uomo è ciò che mangia. Viene da un grande filosofo dei primi dell’Ottocento, Ludwig Feuerbach. Sarebbe bene leggerla in tedesco: der Mensch ist, was er isst. L’astuto Ludwig gioca sull’analogia tra ist, che sta per “essere”, e isst, per “mangiare”. Vuoi vedere che non siamo ciò che mangiamo, ma siamo il mangiare stesso? O, meglio, l’Essere (scritto maiuscolo) è ciò che mangia e digerisce il mondo stesso, è ciò che vuole un mondo perché ha fame? Questo libro si interroga sul cibo nei suoi molti aspetti: il potere, il sapere, i filosofi, le arti (inclusa la musica, che qualcuno definisce cibo dell’anima). E questo per capire il gusto e il disgusto, l’eros, il dono, il tempo, la metamorfosi… perché tutto ciò che è vivente ha a che vedere con il cibo.
Ecco secondo Roberto Masiero le possibili declinazioni in ambito sistemico e complesso che scaturiscono dalla lettura del libro:
Mette in gioco con scritture stilisticamente e formalmente molto diverse tra loro i rapporti tra il cibo e una serie di temi o di questioni come il potere, l’eros, la politica, le arti, la complessità, il digitale, etc. etc.
In fondo il libro allude, in modo sotterraneo, al fatto che è finito il tempo delle ricette e come ci insegna ogni teoria della complessità è necessario pensare continuamente a cosa succede quando metto in relazione la parte con il tutto o, se volete, un uovo con del latte (ma quanti modi ci sono di manipolare le uova o il latte?) e quindi praticare le logiche del quanto basta, in cucina del Q.b.
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Per approfondimenti:
Guarda il video di Roberto Masiero “Lo Spazio. Lezione del Corso di Storia Dell’Architettura Contemporanea IUAV Venezia”: